Presto arriva in tv il personaggio tratto dai romanzi di Carlo Lucarelli
1945, il commissario De Luca alle prese col crimine
Roma. Lo scrittore Andrea Camilleri ha creato il commissario Montalbano, diventato poi, nel volto di Luca Zingaretti, un idolo del piccolo schermo. Sulla scia di quel successo anche l'autore di gialli Carlo Lucarelli presterà una sua creatura, il commissario De Luca, al tubo catodico per tre tv movie tratti dai romanzi "Carta bianca", "L'estate torbida" e "Via delle Oche". "De Luca è un commissario di polizia che opera dopo la seconda guerra mondiale - spiega l'autore - ma in realtà si nasconde in una questura perché è compromesso con il vecchio regime, dunque è ricattabile, privo di potere, ma anche con un forte senso del dovere".
Il romanzo "Carta bianca" è ambientato nel 1945, durante gli ultimi giorni di Salò: in quegli anni De Luca lascia la polizia politica e si trova ad indagare su un omicidio compiuto nei quartieri alti, in grado di svelare intrighi e segreti dei gerarchi. Ne "L'estate torbida" il commissario è in fuga, fin quando non viene riconosciuto e costretto a lavorare su una strage dal movente delicato. Mentre in "Via delle Oche" De Luca torna a Bologna e unisce i fili di tanti delitti che sembrano non essere collegati fra di loro.
Ma quanto c'è di Montalbano in de Luca e quanto potrà servire l'esperienza di Montalbano per il commissario De Luca fresco di televisione? "Sicuramente sono due personaggi italiani e vengono tutti e due dalla tradizione del giallo italiano, ma per il resto non hanno niente in comune", tronca Lucarelli.
Libero da francobolli politici o revisionisti, come le fiction sulla regina Maria Josè e l'eroe Perlasca, De Luca attirerà lo spettatore solo per il suo fiuto. "Il commissario De Luca non ha niente a che fare con il revisionismo, non ha schieramento politico e poi non lo vedo come personaggio del tutto positivo. Non ha fatto una scelta quando avrebbe dovuto farla, è questo il problema che si porta dietro e che lo rende vulnerabile. E' certo comunque che metterebbe chiunque in galera se avesse commesso un crimine".
Come fu per Montalbano anche per il De Luca televisivo la difficoltà starà nel trovare un attore che lo dovrà incarnare, con i suoi vizi, il suo dialetto, il suo modo di agire e parlare. "Non ho in mente nessuno perché non ho mai descritto De Luca nei romanzi - sottolinea Lucarelli - So solo che ha tra i 35 e i 40 anni. Certo vorrei che fosse interpretato da un attore bravo come Zingaretti, non un nome che va di moda o una faccia troppo televisiva ".
Ma, al di là dei tre film-tv, nel futuro di Lucarelli c'è anche il cinema. "Sto scrivendo due sceneggiature per il cinema: "Laura di Rimini" tratta da un mio romanzo e "Diabolik" scritta a quattro mani con Giampiero Rigosi per una produzione francese. Poi - conclude lo scrittore - in estate probabilmente lavorerò ad un quarto romanzo con il commissario ancora protagonista "
Tiziana Leone (06/04/2002 "Il Secolo XIX")