"Berlin Kabbala" di Pieke Biermann € 10,00 (Fandango
Libri 2004)
prefazione di Carlo Lucarelli
Dalla prefazione di Carlo Lucarelli:
"E' come se lì, a Berlino, nella Berlino
di Pieke Biermann, le cose si vedessero meglio,
illuminate da una luce lucida e ironica,
impietosa come quella bianca di un neon,
un po' cattiva, un po' disperata, sicuramente
inquietante, molto irriverente e straordinariamente
vera."
"Sette donne che fanno cose strane come
indagare su delitti, sparare alla gente,
rischiare di farsi ammazzare, e lo fanno
immerse in un'atmosfera tesa e durissima,
caoticamente metropolitana che sembra cinica
e invece è disperata."
Wurstel, crauti e birra...

Il libro:
Sette short stories che puntano al cuore
del crimine metropolitano nella Berlino anni
'90. Città che si riscopre diversa dopo la
caduta del Muro, simbolo di un'era che stava
per concludersi. Le eroine che si incontrano
per le strade di questa città che cambia
sono "mostri", donne fuori dal
comune, campionesse di eccentricità. Vittime.
Carnefici. Investigatrici per professione
o per passione. "Diverse" per come
affrontano la vita, maledetta e meravigliosa.
Vincenti, perché anche nella sconfitta impongono
la forza della propria umanità. Le loro storie
vengono raccontate con il passo originale
della più liberale tradizione prussiana,
chacun à sa façon, lontano dalla struttura
di uno schema preordinato. Con ritmo serrato
e incalzante, aspro e sferzante, sincopato
da un'ironia tagliente, tutta berlinese.
Il leitmotif dei sette racconti e delle loro
protagoniste potrebbe essere "mettersi
nei guai e uscirne all'istante", oppure
"riuscire a sopravvivere nel pericolo
costante", o ancora "la vita non
è altro che un perenne esercizio di disperazione
controllata".
Berlin Kabbala è un grande atto d'amore per
la città che quasi trent'anni fa accolse
Pieke Biermann senza più lasciarla andare,
trasformandola in una scrittrice. Amore tempestoso,
inciso a caratteri di fuoco da una scrittura
rabbiosa, graffiante, diretta come un pugno,
che incanta come un'alba ad Alexanderplatz.
L'autrice:
Pieke Biermann vive a Berlino dov'è scrittrice
e traduttrice. Ha ottenuto notorietà con
la sua serie di romanzi dedicati alla commissaria
Karin Lietze. Ha pubblicato articoli che
compaiono in numerose riviste. Tradotta in
diverse lingue, grazie ai suoi racconti brevi
è considerata una delle autrici più significative
della letteratura noir tedesca.
In Italia ha già pubblicato con Tropea Karin,
Kim, Klaus e gli altri (1998) e Violetta
(1999). Dal 1986 ha redatto varie opere di
narrativa - una serie di sette romanzi noir
su Berlino e numerose short stories. Ha ricevuto
diversi riconoscimenti: nel 1990 il premio
the Ingeborg Bachmann Prize in Klagenfurt,
Austria - il più prestigioso tributo letterario
per la lingua tedesca. Sovvenzioni per Violetta
da un'emittente televisiva tedesco-austriaco-svizzera.
Nel 1990-1991 il premio German Crime Writers
Prize per la migliore narrativa in lingua
tedesca. Nel 1993-94 German Crime Writers
Prize per Herzrasen. Nel 1997 il Berlin Krimi-Fuchs
Crime Writers Prize, per Vier, Fuenf, Sechs.
Pieke Biermann è anche una importante e affermata
traduttrice di autori/trici italiani in Germania:
Stefano Benni, Dacia Maraini e Lidia Ravera
solo per citarne alcuni.
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