"Il cappello del prete" di Emilio De Marchi - (Oscar Mondadori, 2006i) - Pagine 249 - ISBN 8804558806 -
€ 8.40
Con una nota di Carlo Lucarelli - Introduzione
di Vittorio Spinazzola
Pubblicato a puntate nel 1887 e in volume
nel 1888, "Il cappello del prete"
è stato il romanzo più famoso di Emilio De
Marchi, subito tradotto anche all'estero.
Ambientato a Napoli, narra le vicende del
nobile squattrinato Carlo Coriolano, barone
di Santafusca che, ridotto alla rovina dai
debiti di gioco e da una vita oziosa e dissipata,
uccide il ricco prete usuraio don Cirillo
per impossessarsi dei suoi soldi. Ma al suo
"delitto perfetto" manca un dettaglio
chiave: l'occultamento del cappello del prete.
Diventato un indizio pericoloso, il tricorno
tormenterà il barone come una sorta di allucinazione
ricorrente, fino ad arrivare, dopo una serie
di peripezie, davanti al banco del tribunale
per inchiodarlo alla sua colpa. Romanzo originale,
definibile un "giallo psicologico",
"Il cappello del prete" resta ancora
oggi un esempio di letteratura d'intrattenimento
di alto livello, in cui De Marchi riprende
la lezione della grande narrativa europea
- da Dostoevskij a Poe, da Manzoni al verismo
- alternando con maestria il tono leggero
del bozzetto ottocentesco con il registro
cupo del romanzo gotico.
"Un romanzo dalle tinte scure. Una tensione
torbida e malata che non ti molla. E un finale
magistrale... Un piccolo capolavoro che raramente
troviamo incluso nelle antologie scolastiche"
(Carlo Lucarelli)
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