dal 2001
il sito è a cura di
Mauro Smocovich
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"i pinguini nel
sottoscala"
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"Wherever I lay my
hat that's my home", ovunque posi il mio cappello quella è la mia casa
diceva una vecchia canzone, non so di chi. Ecco, qui, nel sito dei
Pinguini, di mio c'è un intero guardaroba. Per questo, senza fare torto
a nessuno di quelli che hanno avuto la bontà, la pazienza e la strana
idea di interessarsi alle mie cose e di raccoglierle (e primo fra tutti
il grande Simone Spanio), devo dire che questa dei Pinguini è la mia
casa.
Quando Mauro mi ha detto della loro
intenzione di ospitare e gestire un sito che mi riguarda mi sono
sentito doppiamente felice. Felice perché Mauro e Sacha sono amici che
conosco da tantissimo tempo. Tra gli amici c'è una confidenza e
un'abitudine che spesso si ferma involontariamente ad una certa
superficialità: ci si sente, ci si vede, si parla, bastano poche parole
e già ci si è capiti, o almeno si crede. Ma se due amici si interessano
tanto alle mie cose da inventarsi un sito, allora, la situazione è
eccezionale e non può che farmi sentire molto orgoglioso ed onorato. In
più Mauro e Sacha sono due letterati, non nel senso in cui lo intende
uno scrittore come Ivan Della Mea ("quando sento la parola letterato mi
viene in mente un postino") ma in quello di Gadda ("competenti di
parole"). Direi di più, amanti della parola scritta, della sua forza,
della sua capacità di evocazione, di esaltazione, di rivoluzione,
insomma, di tutto quello che ci fa amare, da scrittori, da lettori o da
tutti e due insieme, quella stranissima magia che si chiama scrittura.
Non è retorica, non è doverosa
cortesia (bè, sono lì che sgobbano a mettere su roba, almeno parliamone
bene...)... in tanti anni di pratica della scrittura e in meno, ma
comunque abbastanza, di pratica della pubblicazione ho imparato che con
i lettori la retorica e la menzogna non funzionano. Primo, perché ti
scoprono sempre. Secondo, perchè se anche non ti scoprissero daresti
un'immagine falsa di te, e se questo deve riguardare una cosa così
intima come la scrittura, che gusto c'è? Siamo a casa, qui, siamo in
famiglia e il bello di essere in famiglia è che si può parlare tutti
sinceramente e con chiarezza.
Sono felice di essere qui. Non solo
perché la considero una di quelle porte aperte tra chi scrive e chi
legge che solo la rete riesce a dare, ma anche perché questo sito è un
formidabile strumento per chi sia interessato al mio lavoro.
Lo uso anch'io.
Ci sono certe cose qui dentro che non
mi ricordavo più neanche di avere scritto, cose che credevo di avere
perso e, giuro, non so proprio come i Pinguini siano riusciti a
trovarle...
Carlo Lucarelli
(2001).
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