"La cosa più buona del mondo" di Carlo
Lucarelli viene pubblicato in "Il gusto
del delitto" (Leonardo Publishing, 2008)
Quindici scrittori emiliano-romagnoli
per
quindici gialli costruiti intorno a
un vino
o a un cibo dell’Emilia-Romagna. Quindici
storie di suspense e di atmosfera che
hanno
per protagonista un prodotto che riassume
in sé la cultura di un territorio.
L’ingrediente
di Carlo Lucarelli è il salame felino.
"Il gusto del delitto" (Leonardo
Publishing, 2008) a cura di Sandro
Toni
Illustrazione di copertina Vittorio
Giardino
Pagine 240 - ISBN 978-88-6284-008-8

Quindici scrittori emiliano-romagnoli per
quindici gialli costruiti intorno a un vino
o a un cibo dell’Emilia-Romagna. Quindici
storie di suspense e di atmosfera che hanno
per protagonista un prodotto che riassume
in sé la cultura di un territorio: dall’aceto
balsamico di Loriano Macchiavelli al salame
felino di Carlo Lucarelli; dalla piadina
romagnola di Eraldo Baldini al formaggio
di fossa di Marcello Fois, al prosciutto
di Valerio Varesi.
Sono gli ingredienti de “Il Gusto del
delitto”
, una raccolta di racconti inediti
scritti
da alcuni tra i più famosi giallisti
e scrittori
emiliano-romagnoli, per iniziativa
dell’Assessorato
Agricoltura della Regione Emilia-Romagna
in collaborazione con Leonardo Publishing.
“L’Emilia-Romagna è una terra di eccellenze
alimentari e agricole, - ha spiegato
oggi
a Bologna l’assessore regionale all’agricoltura
Tiberio Rabboni presentando il volume
- ma
è anche la regione famosa per i suoi
scrittori
gialli. Abbiamo pensato di impastare
tra
loro queste due realtà e il risultato
è questo
libro in cui il cibo diventa il fulcro
attorno
al quale si sviluppano le storie, ma
anche
un elemento forte di identità, un qualche
cosa di profondo con cui gli scrittori
possono
confrontarsi.” “Per la Regione - ha
aggiunto
Rabboni - questo libro rappresenta
un‘altra
importante occasione per promuovere
e valorizzare
i propri prodotti tipici”.
Nei racconti de “Il Gusto del Delitto”,
accanto
al cibo, entra dunque in gioco la terra
di
cui quel cibo è espressione: l’Emilia-Romagna
con le sue campagne, la sua cultura,
la sua
tradizione, mentre le storie rimandano
al
lettore accanto ai sapori e ai profumi,
anche
i valori e la cultura di questa regione.
Ecco allora il Parmigiano di Danila
Comastri
Montanari, la pesca di Romagna di Licia
Giaquinto,
ancora l’aceto balsamico di Valerio
Massimo
Manfredi, la patata di Gianni Materazzo,
il sangiovese di Maurizio Matrone,
la mortadella
di Gian Piero Rigosi, il Pignoletto
di Sandro
Toni, l’Albana di Grazia Verasani ,
la carne
di maiale di Simona Vinci, il Lambrusco
di
Francesco Guccini.
All’origine del libro, c’ è anche il
binomio
“cibo e mistero”, un binomio ricco
di spunti
e suggestioni perché come ha sottolineato
Sandro Toni , curatore della raccolta
oltre
che autore di uno dei racconti, “l’atto
di
mangiare reca sempre in sé una qualche
forma
di distruzione, un delitto insomma”.
“Il Gusto del Delitto” - ha spiegato
Paolo
Dalcò della Leonardo Publishing - è
stato
presentato in anteprima alla Fiera
del Libro
di Francoforte e rappresenta per la
casa
editrice, specializzata nell’editoria
enogastronomica,
l’esordio nella narrativa. /PF
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