"Ferengi" di Carlo Lucarelli è stato pubblicato
nel 2010 in uno dei libricini usciti in edicola
con il titolo "Corto di Carta" e presentati dal Corriere della sera
in seguito il racconto è stato pubblicato
nell'antologia "Sei fuori posto" edita dall'Einaudi antologia tradotta anche in inglese con
il titolo "Italian Outsiders Stories"
“Il Ferengi” è un vecchio barone, grande
d’età e incapace di svolgere da solo le normali
attività quotidiane; Aster è una persona
del luogo in cui si svolgono i fatti (Massaua
– Eritrea – colonia italiana nel ’900) che
si prende cura di lui. Subisce violenze,
umiliazioni la donna fino a quando una notte
avviene qualcosa…
"Sei fuori posto" (Einaudi, 2010 pp. 216 - € 17,50 -
ISBN 9788806202170
Sei narratori italiani raccontano il nostro
tempo e il nostro Paese.
Da un Sud del mondo all'altro: nel lungo
racconto Il contrario della morte, di Roberto
Saviano, un giovanissimo reduce dall'Afghanistan
incontra la sposa di un compagno rimasto
ucciso. Anche Maria è molto giovane, troppo
per essere vedova, e sa benissimo che cos'è
l'amore... Un secolo indietro, un'altra guerra:
in Ferengi di Carlo Lucarelli, a Massaua,
Colonia Eritrea, agli occhi della serva Aster,
che l´amore non lo conosce, gli italiani
non fanno bella figura. Fanno paura. Altre
serve, o schiave, che forse si libereranno:
come Grazia, la protagonista del racconto
di Valeria Parrella, Il premio, nell'Italia
ancora contadina del secondo dopoguerra.
«Si diceva che il suo bambino avrebbe parlato
l'italiano, e avuto un bel cognome piemontese».
Nella Milano degli anni Ottanta, dove il
marcio appare quando meno te lo aspetti,
ci porta invece Piero Colaprico con Scala
C: all'ex maresciallo Pietro Binda torna
in mente una storia di quegli anni, il giorno
che il suo nipotino londinese gli chiede,
nonno che cos'è il destino? Scatenato, vorticoso,
esilarante, Wu Ming mette in scena nel segno
della libertà della scrittura, e di un singolarissimo
made in Italy, tra l'Italia d'oggi e l'America
di Benjamin Franklin, la strana indagine
che porta a scoprire chi è davvero American
Parmigiano. Conclude il libro una meditazione
controcorrente sulla vita solitaria che è
anche risorsa, premessa per rimettere a fuoco
lo sguardo nell'eccesso di rumore che è il
nostro presente, viene da Simona Vinci: Un'altra
solitudine.

"Ferengi"
Soprattutto sono gli incubi.
Li sente arrivare perché hanno un suono
che
li annuncia, ed è quello del silenzio
improvviso
che c’è prima di un temporale. Un silenzio
sospeso, che riempie le orecchie e
strazia
i nervi nell’attesa del rumore che
verrà.
Il rumore è un urlo aggrovigliato come
il
miagolio di un gatto. Aster lo conosce
bene
quell’urlo, e adesso non la spaventa
più,
anche se le prime volte la faceva tremare
di terrore e non ci voleva stare a
badare
quel vecchio ferengi, la notte. Poi
però
si è abituata, il respiro del vecchio
che
rantola nel sonno, che raschia e si
impiglia
tra i denti come se non volesse uscire,
e
all’improvviso lui smette di respirare,
la
bocca immobile, aperta nel buio, e
dopo quell’urlo.
Cosa sogni non lo sa. Però sa che le basta alzarsi dalla stuoia e toccarlo, e
lui smette. Le prime volte, oltre a farla
paura, le faceva anche schifo, quel corpo
nudo e pallido, i peli bianchi che luccicavano
di sudore nella penombra, le lenzuola fradice
avviluppate addosso; però bastava toccarlo,
sotterrargli la testa, stendergli le gambe,
e lui smetteva. Si riaddormentava subito,
e Aster poteva tornare ad accucciarsi sulla
stuoia, la testa appoggiata all’incavo del
braccio, e dormire anche lei, fino al prossimo
incubo.
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