"Il Giardino delle Belve" di Jeffery Deaver (Sonzogno, 2004)
- Euro 19,00
Sul retro copertina c'è una frase
di Carlo Lucarelli
"Un maestro"
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il libro:
New York, 1936. L'America e il mondo intero
guardano con apprensione all'ascesa di Hitler
e al pericoloso espansionismo della Germania
nazista. A Paul Schumann, killer di origine
tedesca al soldo del gangster Lucky Luciano,
viene fatta una strana proposta: le autorità
federali gli offrono l'immunità per tutti
i suoi crimini in cambio di un ultimo omicidio,
quello di Reinhard Ernst, uomo di fiducia
del Führer, responsabile della corsa agli
armamenti del Reich. Schumann accetta; viene
inviato a Berlino come cronista sportivo
al seguito della squadra americana alle Olimpiadi,
ma già sul transatlantico che lo porta in
Europa deve fronteggiare nemici senza scrupoli
e fare la prima di una lunga serie di vittime...
Pubblicato in Italia in anteprima mondiale,
circa un mese prima della sua uscita in America,
questo nuovo romanzo di Jeffery Deaver è
ambientato in un contesto insolito per il
"maestro della suspense", autore
di molti e grandi successi internazionali,
tra cui Il collezionista di ossa, La lacrima
del diavolo, Lo scheletro che balla. A metà
tra il thriller storico e la spy story, Il
giardino delle belve abbandona i racconto
delle indagini del detective Lincoln Rhyme,
il personaggio più amato di Deaver, per avventurarsi
su un terreno delicato, in bilico tra realtà
e fantasia. La vicenda si svolge nella Germania
degli anni Trenta, quando il nazismo espande
il suo potere e getta le basi del successivo
conflitto mondiale. Questa ambientazione,
che Deaver ha accuratamente ricostruito grazie
a un lavoro di ricerca e documentazione durato
quasi due anni, fa da sfondo a una storia
dominata da improvvisi cambi di scenario,
in cui ogni personaggio è imprevedibile e
corre il rischio di apparire diverso da quello
che è veramente. Come accade per le figure
dei due protagonisti: da una parte, un killer
chiamato ad usare il crimine a favore del
bene e, dall'altra, un investigatore simpatico
e corretto, che opera però tra le file della
polizia tedesca.
Partito per la Germania sotto le false spoglie
di un giornalista sportivo al seguito della
squadra americana che parteciperà alle Olimpiadi
di Berlino, Robert Shumann, ha solo 48 ore
per individuare il suo obiettivo, Reinhard
Ernst, ed eliminarlo durante la cerimonia
d'apertura dei giochi. Trova però sulla sua
strada il detective tedesco Willy Kohl chiamato
a contrastare il piano del killer americano
che ha già seminato diverse vittime tra le
famigerate Camice Brune di Hitler. Kohl non
è un nazista ma un investigatore acuto e
ostinato e, soprattutto, uomo di legge con
un forte senso del dovere: quanto basta per
renderlo un avversario da non sottovalutare…
È d'obbligo tacere sul finale della vicenda
che non mancherà di stupire i lettori con
un vorticoso susseguirsi di colpi di scena
e vedrà la partecipazione di comprimari d'eccellenza,
tra cui Freud, Goering, Himmler, Goebbels,
Jesse Owens e persino Adolf Hitler.
Infine, una curiosa annotazione per i lettori
affezionati a Lincoln Rhyme, protagonista
storico dei libri di Deaver: il detective
tetraplegico non compare in questo nuovo
libro ma - avvisa l'autore - "se lo
si legge con attenzione il romanzo nasconde
una serie di piccoli indizi che lo collegano
al nostro detective preferito... Io mi sono
divertito, adesso tocca al lettore accettare
la sfida..."
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