| GRUPPO 13Non è una scuola, non è un'associazione;
      non ha statuto, né cariche; gli scrittori
      che l'hanno fondato, tutti giallisti di Bologna,
      pubblicano per molte differenti case editrici
      e si dedicano a generi diversi, dal noir
      al poliziesco storico, attraverso il mystery
      classico, il giallo umoristico, l'hard boiled,
      il nero metropolitano. Ai dieci che hanno
      fondato il gruppo, si sono aggiunti via via
      molti altri autori, quali Eraldo Baldini,
      Mario Coloretti, Giampiero Rigosi ecc...
 
 Ulteriori approfondimenti li trovate anche
      nel sito di Loriano Macchiavelli
 http://www.loriano-macchiavelli.it/category/13/
 
 
  
 I fondatori:
 
 Loriano Macchiavelli - Pino Cacucci - Massimo Carloni - Nicola
      Ciccoli - Danila Comastri Montanari - Marcello
      Fois - Carlo Lucarelli - Loris Marzaduri
      - Gianni Materazzo - Sandro Toni
 
 
 Le antologie del gruppo:
 
 "I delitti del gruppo 13", (Metrolibri 1992), tradotta in francese
      dall'Editrice Tram' col titolo "Les crimes du group 13" contiene il racconto "Nikita"
      di Carlo Lucarelli.
 "Giallo, nero, mistero" (Stampa alternativa-Millelire 1995)
      A cura di Marcello Fois. Contiene il racconto
      "Amore Malato" conosciuto anche come "Il lato sinistro del cuore" apparso anche su "Vorrei essere il pilota di uno Zero" e "Incubatoio 16".
 
 Dei dieci fondatori del "Gruppo 13",
      cinque (Macchiavelli, Lucarelli, Comastri
      Montanari, Cacucci e Fois) fanno parte anche
      dell'Associazione Scrittori di Bologna.
 
 
 
  
  
 (segue la prefazione di Massimo Moscati al
      volume "I delitti del gruppo 13")
 "Il dibattito culturale che ruota attorno
      al giallo italiano risale addirittura al
      lontano 1929, quando Arnoldo Mondadori decise
      di fondare una collana di narrativa popolare
      a sfondo poliziesco: l'intento era di trovare
      una via nazionale ad un genere letterario
      da sempre dominato dagli autori anglosassoni.
      In parte l'esperimento ebbe riscontro positivo.
 Con gli anni del dopoguerra il "genere"
      venne praticamente abbandonato per
      lasciare
      spazio a quella che abitualmente viene
      definita
      "narrativa tradizionale".
      Verso
      la seconda metà degli anni Sessanta,
      forse
      per combattere il forte disamore che
      il lettore
      italiano nutriva per la scrittura autoctona,
      autori (ed editori) decisero di rilanciare
      nuovamente una "via italiana al
      giallo".
      Anche perché, come è stato notato da
      Gisella
      Padovani, l'intreccio poliziesco è
      ... considerato
      come l'unica struttura romanzesca ancora
      praticabile al fine di riconciliare
      gli scrittori
      italiani, a corto di idee e di contenuti,
      con il loro pubblico".
 Non per niente, con puntuale analisi,
      Oreste
      Del Buono aveva notato: -Non si poteva
      andare
      avanti per l'eternità a far leggere
      i libri
      di Cassola. Il romanzo giallo deve
      stabilire
      la comunicazione. Se la comunicazione
      è stabilita,
      non si parla, non si registra nulla.
      Ora
      gli editori che non hanno più romanzi
      italiani
      da mandare in libreria, cercano romanzi
      con
      qualcosa di più, che assicurino per
      lo meno
      in partenza ai lettori un minimo di
      interesse:
      l'interesse del morto, l'interesse
      della
      ricerca, l'interesse su una investigazione
      della realtà un po' diversa da quella
      dei
      romanzo italiano tradizionale, che
      è sempre
      una storia d'amore fallita.
 La "nuova via italiana al giallo"
      era stata inaugurata dal Duca Lamberti
      di
      Giorgio Scerbanenco.
 E in breve, molti e spesso valenti
      autori
      di gialli fecero il loro esordio, a
      partire
      dagli anni Settanta.
 Pur tuttavia il poliziesco italiano
      non ha
      ancora saputo trovare una sua specificità,
      disattendendo spesso le aspettative
      per mancanza
      di una sostanziale solidità e per la
      costante
      ingenuità di strutturazione narrativa
      delle
      proposte letterarie.
 Un problema annoso, perché i giallisti
      italiani
      non condividono questo punto di vista,
      che
      considerano ingiusto, nonostante trovino
      proprio nei lettori i loro maggiori
      nemici.
 E' quindi doppiamente meritorio che
      a Bologna,
      città che sembra aver dimenticato la
      serenità
      di un tempo, sia sorto il Gruppo 13,
      un'agguerrita
      confraternita di narratori di storie
      gialle,
      coordinati dal "decano" del
      gruppo,
      Loriano Macchiavelli.
 Il gruppo è fortemente composito, perché
      annovera scrittori affermati (oltre
      al "vecchio"
      Loriano, naturalmente, sono da citare
      Pino
      Cacucci, Carlo Lucarelli, Lorenzo Marzaduri,
      Gianni Materazzo, Danila Comastri Montanari)
      e autori più o meno esordienti in cerca
      della
      dovuta attenzione, tra i quali anche
      due
      illustratori: Mannes Laffi e Claudio
      Lanzoni,
      le cui tavole troviamo qui affiancate
      a quelle
      dei più importanti nomi del fumetto
      bolognese.
 In parte, l'antologia che presentiamo
      è già
      un modo per esaudire, benché in minima
      parte,
      le aspirazioni di questi più giovani
      componenti
      dei Gruppo 13.
 Ora, al di là delle singole posizioni,
      questo
      libro di racconti è nato senza pretendere
      d'individuare tematiche precise, e
      senza
      voler assolutamente sancire la nascita
      di
      una scuola narrativa.
 Ciascun autore esprime i proprio mondo,
      seguendo
      stili e tematiche individuali. Per
      cui il
      fatto geografico diventa semplicemente
      motivo
      di una curiosa segnalazione: attenzione,
      in Emilia Romagna c'è un ampio serraglio
      di giallisti (affermati o meno). Riflettiamo
      su questa coincidenza, e tiriamo le
      debite
      conclusioni."
 
 l'antologia "I delitti del Gruppo 13"
      contiene:
 Racconti di Pino Cacucci, Massimo Carloni,
      Nicola Ciccoli, Danila Comastri Montanari,
      Marcello Fois, Carlo lucarelli, Lorenzo Marzaduri,
      Loriano Macchiavelli, Gianni Materazzo, Sandro
      Toni.
 Illustrazioni di Roberto Baldazzini, Giorgio
      Carpinteri, Onofrio Catacchio, Otto Gabos,
      Francesca Ghermandi. Vittorio Giardino, Igort,
      Mannes Laffi, Claudio Lanzoni, Leila Marzocchi,
      Filippo Scòzzari.
 
 
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