TECLA DOZIO
fa qualche domanda a
CARLO LUCARELLI
(in "Capodanno Nero" - Todaro Editore
- 2000)
Come intitoleresti la tua autobiografia?
La notte in cui mio nonno diventò un lupo
mannaro e altri racconti.
Di quale libro avresti voluto essere l'autore?
Non un libro, perchè come ogni scritttore
io avrei scelto parole diverse per scriverlo.
Di una storia: quella dei Misteri di Alleghe
di Saviane.
Di quale personaggio letterario ti sei o
ti saresti potuto innamorare?
A cinque anni mi innamorai della "Ragazza
col fiocchino" di un racconto illustrato
sul Corriere dei Piccoli. Chi fosse non lo
so... ma resta nel mio cuore.
Come ti piacerebbe che fosse il tuo cenone
di San Silvestro?
Saltiamo l'antipasto perchè veniamo subito
al sodo.
A parte due cappelletti in brodo che "per
devozione" come diceva mia nonna ci vogliono sempre, il resto è: bomba
di riso con lo stufato di cappone, vitellone
al peperone, capitone all'agrodolce di lampone,
gamberone all'amarone e, per finire, ciambellone.
Con mascarpone.
Con quale scrittore, del presente o del passato,
ti piacerebbe iniziare il nuovo millennio?
Con Scerbanenco (risposta scontata) e Graham
Greene (meno scontato ma vero).