Nell'anno 1992, addì 27 luglio, davanti a noi ufficiali di polizia giudiziaria è presente Lucarelli Carlo, di anni trentadue, sottoposto a sommarie indagini per il reato di esercizio pubblico di letteratura di serie B a fini di lucro e morbosa soddisfazione personale. Formalmente avvertito della facolta' di non rispondere ma che si procedera' ugualmente nelle indagini, a domanda "Cosa è per lei il giallo", precisato che non si intende col sopracitato termine riferirsi ad alcun colore della scala cromatica, Lucarelli Carlo dichiara che:

- trattasi di una delle poche forme letterarie, forse l'unica, in grado di raccontare la realta', cioè i fatti e tutto quello che ci sta dietro, pensieri, reazioni, spiegazioni, conseguenze... Un compito a cui la letteratura "seria" ha spesso rinunciato, come pure i giornali, che per definizione proprio dei fatti dovrebbero occuparsi ma che spesso si fermano al titolo. E dato che i fatti, in questi tempi, sono soprattutto fattacci, ecco che il giallo diventa uno strumento particolarmente utile per parlare di politica, di cronaca, di storia, di una citta', d'amore o semplicemente di persone, utilizzando una struttura narrativa che impone un sobrio e veloce equilibrio, impedisce digressioni inconcludenti o eccessi intimisti e offre una serie di espedienti per mantenere sempre viva e costante la tensione;

- trattasi di un genere particolarmente affascinante perché si occupa di uno degli elementi fondamentali, universali e costanti della natura dell'uomo (particolarmente presente in Italia negli ultimi anni): il mistero;

- trattasi di un utile espediente per fare in modo che il suddetto Lucarelli, come da perizia psichiatrica allegata, si sfoghi sulla carta e non sia pericoloso per sé e per gli altri.
Richiesto di fornire nominativi di persone identificabili come ispiratori e complici, denunciabili ai sensi del reato di associazione a delinquere di stampo letterario, a domanda Lucarelli Carlo dichiara di:

- non voler rinunciare, nonostante questo sia un punto controverso, alla paternita' di Sciascia Leonardo e Gadda Carlo Emilio, per quanto riguarda la concezione "morale" del giallo, a Scerbanenco Giorgio e a Chandler Raymond. Denuncia spontaneamente come istigatore e complice Macchiavelli Loriano, gia' noto a questo ufficio e più volte pregiudicato per gli stessi reati.

Preso atto delle dichiarazioni e rinvenuti in esse gli estremi per la denuncia rinviamo il verbale alla competente autorita' giudiziaria.
F.to


Commissario De Luca
Verbale di sommario interrogatorio dell'indiziato libero
Lucarelli Carlo.



(verbale tratto dal sito
"Delitti di Carta Nostra" di Luca Crovi
- edizioni Puntozero - clicca se vuoi visitarlo)