"Orchidee nere" Le inchieste di Nero
Wolfe (Beat Edizioni, 2012) pp. 224 - ISBN
978-88-655-9046-1
con una introduzione di Carlo Lucarelli
"Stout scrive bene, racconta benissimo
e i suoi romanzi sono coltivati con cura
come un fiore raro e raffinato"
Carlo Lucarelli

Orchidee nere appare per la prima volta,
insieme al racconto Cordialmente invitati
a incontrare la morte, nel 1942. Mentre il
mondo è sconvolto dal più grande conflitto
armato della storia, Rex Stout decide di
dilettare i lettori concedendo al suo detective
pigro, grasso ed edonista anche un’altra
“nobile” manifestazione oltre al suo inguaribile
narcisismo: l’invidia. Una dolorosa, insopprimibile
invidia che Nero Wolfe nutre per Lewis Hewitt,
il milionario cha ha osato creare, e mostrare
all’Esposizione floreale, tre magnifiche
orchidee nere: il sogno o, meglio, la chimera
di ogni floricoltore che si rispetti.
Pur di avere nella sua serra quei fiori preziosi
e rari, Wolfe non esita a sfidare l’irruente
ispettore Cramer e a mettere nei guai Archie
Goodwin, occultando le prove di un delitto,
nascondendo testimoni e decidendo persino
di rinchiudersi in una camera a gas...
In Cordialmente invitati a incontrare la
morte, invece, è una letale tossina - stufata,
ahimé, anche con gustose animelle fresche
di maiale - a determinare il triste destino
di Bess Huddleston, organizzatrice di eventi,
caduta in disgrazia presso i suoi facoltosi
clienti.
|
|