"H.P. Lovecraft - Ipotesi di un viaggio in Italia" e "Road to L. - Il mistero di Lovecraft"
documentari diretti dai registi Federico Greco e Roberto Leggio.
Carlo Lucarelli vi partecipa nelle vesti di sé stesso intervistato dagli autori



"H.P. Lovecraft - Ipotesi di un viaggio in Italia"
documentario del 2004, diretto dai registi Federico Greco e Roberto Leggio.

a Fantasy Magazine (articolo di Franco Clun e Riccardo Coltri):
http://www.fantasymagazine.it/notizie/2009/h-p-lovecraft-ipotesi-di-un-viaggio-in-italia/
Secondo le biografie ufficiali, H.P. Lovecraft non lasciò mai il continente americano e la sua amata cittadina di Providence. Questo, almeno, era nelle convinzioni fino a poco tempo fa. La verità infatti potrebbe essere nascosta in un vecchio manoscritto ingiallito dal tempo, ritrovato da Roberto Leggio e Federico Greco addirittura in una bancarella di antiquariato. Scritto in forma di diario, il manoscritto è datato maggio 1926. Il testo descrive le tappe di un misterioso viaggio, partito dalla costa orientale degli Stati Uniti e approdato in Veneto, che segue un particolare percorso attraverso la "Terra dei Grandi Fiumi", il Polesine, nel rodigino, fazzoletto di terra e acqua circondato dalle province di Verona, Padova, Venezia e Ferrara. Al diario si alternano degli appunti che formano una sorta di canovaccio per la successiva stesura di racconti dell’orrore. Come si sa, H.P. Lovecraft aveva effettivamente questa mania di tracciare "scheletri" di storie. A una più attenta lettura, questi appunti presentano evidenti richiami ai Racconti del Filò e alle leggende del Polesine stesso. Il manoscritto è indirizzato ad Alfred Galpin (uno dei pupilli di Lovecraft) e reca la firma Grandpa Theo, pseudonimo con cui l'autore americano si firmava a parenti e amici.
Queste sono le premesse dell'inquietante documentario intitolato H.P. Lovecraft — Ipotesi di un viaggio in Italia, presentato al Festival del cinema di Venezia e andato in onda su Studio Universal la notte di Halloween. Il documentario, insomma, avanza l'ipotesi che il più grande autore gotico del ventesimo secolo abbia compiuto un viaggio di ricerca e di studio nell'umidissima zona del Delta del Po, fermandosi con ogni probabilità anche a Loreo, nel Basso Polesine, piccolo paese a metà strada fra l'Adige e il Po (oggi circa 3000 abitanti). Chi lo sa, forse alla ricerca di uno di quegli antichi uomini-pesce nascosti sulla Terra da milioni di anni, che i pescatori vedevano affiorare dall'acqua e dalla bruma.
La calligrafia del documento, gli pseudonimi usati, lo stile della narrazione non sembrerebbero lasciare dubbi. Ma — affermano i due autori in un'intervista — non si pretende di dimostrare qualcosa di certo, con questo documentario, solo una possibilità.
A collaborare con loro, il professor Sebastiano Fusco, il più importante e rigoroso esperto lovecraftiano d’Italia. Dopo un'attenta analisi, Fusco afferma entusiasticamente che il documento potrebbe realmente essere stato scritto da Lovecraft (inoltre, Alfred Galpin sarebbe vissuto gli ultimi anni della sua vita proprio a Montecatini, luogo di ritrovo del manoscritto).
Alla ricerca si aggiunge allora il professor Gianni Sparapan, antropologo e storico del Polesine. I quattro intraprendono un viaggio di ricerca attraverso il Delta del Po, al fine di verificare l’ipotesi del viaggio del '26 di Lovecraft e di una sua lettura dei Racconti del Filò per prendere l'ispirazione a storie successive al ’26, come The Shadow over Innsmouth, The Dunwich Horror, The Call of Chtulhu, History of Necronomicon. Quei racconti, cioè, che hanno conferito la maggiore notorietà a Lovecraft. I filò, nella tradizione veneta, si svolgevano perlopiù in inverno, nelle stalle al caldo del fiato degli animali, per chiacchierare, raccontarsi le ultime novità provenienti dal paese e parlare dei raccolti. Gli uomini bevevano vino e giocavano a carte mentre le donne filavano. In quelle occasioni si raccontavano anche storie fantastiche di mostri e creature fatate... E' dalle leggende venete che Lovecraft prende spunto per la stesura di alcune sue storie?
Il manoscritto diventa infine una sorta di "mappa", che i ricercatori seguono minuziosamente, da Venezia alle lande più sperdute del Polesine, sulle tracce di un turista di sicuro fuori dal comune. Nel film, oltre ai due autori, a Sebastiano Fusco e a Gianni Sparapan, anche le testimonianze di alcuni tra i maggiori esperti di Lovecraft e dei misteri italiani, tra i quali, il "padre" di Martyn Mistere Alfredo Castelli e lo scrittore Carlo Lucarelli.


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Il mistero di Lovecraft - Road to L. è il backstage del documentario H.P. Lovecraft - Ipotesi di un viaggio in Italia, 26', presentato al Festival di Venezia nel 2004 e trasmesso da Studio Universal.
Un film di Federico Greco, Roberto Leggio. Con Roberto David Purvis, Federico Greco, Roberto Leggio, Simonetta Solder, Fausto Sciarappa, Fabrizio La Palombara, Valentina Lodovini, Carlo Lucarelli, Roberto Herlitzka, Eraldo Baldini , Alfredo Castelli
Fantastico, durata 92 min. - Italia 2005

1997: Andrea Roberti, uno studente di tradizioni popolari, ipotizza un possibile legame tra la letteratura horror di Howard Phillips Lovecraft e gli oscuri racconti del Delta del Po, descritta come una remota e misteriosa zona del nord Italia.
2002: uno dei registi del film scopre a Montecatini un manoscritto attribuibile allo scrittore americano. Il diario, datato 1926, descrive un viaggio in Italia attraverso il Delta del Po alla ricerca di ispirazione dai racconti popolari locali: i cosiddetti "Racconti del Filò".
2004: una piccola ma agguerrita troupe internazionale di filmakers, con l'aiuto di David - un attore newyorchese - realizza un documentario sul ritrovamento del manoscritto e sui legami tra Lovecraft e il Delta del Po. Se il manoscritto fosse veramente appartenuto a Lovecraft, si tratterebbe di una scoperta straordinaria. Ma subito i filmakers scoprono che sette anni prima Andrea Roberti è scomparso in circostanze misteriose, la sua automobile abbandonata sulla riva del fiume.
La troupe fa base nel paesino di Loreo – indicato nel manoscritto solo con una L. – come aveva fatto prima di loro l'autore del diario. Durante le ricerche l'atmosfera si fa pesante e presto i sei scoprono che in quelle zone accadono fatti ambigui e inspiegabili. Eventi che la gente del posto cerca di tenere nascosti agli occhi degli "stranieri". Il film è il reale resoconto di quanto è accaduto dietro le quinte del documentario durante gli undici giorni di riprese, e di come i fallimenti e le improvvise rivelazioni accadute a L. diventino sempre più un viaggio verso ... l'Inferno.
Lovecraft, il più grande scrittore horror del XX secolo, è venuto in contatto con qualcosa di realmente sinistro? Andrea Roberti aveva scoperto più di quanto avrebbe dovuto? I sei filmakers si stanno avventurando verso qualcosa di sconosciuto e pericoloso.