"La spesa del commissario - Cinque indagini del commissario Devecchi"
di Matteo Severgnini - (Lampi di stampa,
2011) pag. 128 - ISBN: 978-88-488-1286-3
Prefazione di Carlo Lucarelli
"Il commissario Devecchi è metodico
e vorrebbe che tutto avesse un senso.
Forse
per questo è diventato un poliziotto,
per
dare un ordine alle cose che accadono
attorno
a lui, ed è la stessa motivazione addotta
da uno dei suoi colleghi letterari
più illustri:
il commissario Jules Maigret"
Carlo
Lucarelli

La natura umana e l'ambiente di una provincia
del nord-ovest d'Italia, fanno da sfondo
a cinque indagini del commissario Devecchi:
un uomo tranquillo, con dei valori
saldi
e dai metodi investigativi un po' anticonvenzionali
talvolta'al limite', che mal sopporta
la
realtà che lo circonda. Ne I giorni
della
Merla, il ritrovamento del cadavere
di una
donna sul treno, apre scenari in cui
la ricerca
della verità non è sufficiente. Il
mal di
denti del procuratore è una storia
che si
snoda tra questioni sociali e nuove
tecnologie.
Ne L'incontro, la crisi economica porta
un
giovane disoccupato orgoglioso e disposto
a tutto, anche a cacciarsi nei guai,
pur
di mantenere la sua famiglia. In Fiori
freschi
di campo avviene un crimine umano,
molto
umano. Un delitto senza sangue, un'indagine
leggera dentro un dolore pesante. Le
orecchie
del cavallo, è la storia di una ricerca
esasperata
di ricchezza che porta a rapporti sentimentali
aridi e pericolosi.
Matteo Severgnini (Omegna, 1970). Ha pubblicato
la raccolta di racconti Uomo della
vita —
73 delitti socialmente utili (Eos)
e il romanzo
Senso di colpa (A.Car). Ha partecipato
a
numerose raccolte antologiche (Mondadori,
Mobydick, Rubbettino, Perrone, e altri).
Scrive anche per il teatro e per la
radio.
Dalla prefazione di Carlo Lucarelli:
(…) Devecchi lavora presso la questura di
Verbania. L’ambientazione delle sue
indagini
è reale, con i bei paesaggi e i borghi
attorno
alla sponda del lago Maggiore dalla
parte
del Piemonte. Però a questa ambientazione
naturalistica il commissario preferisce
i
locali più ristretti dei supermercati,
moderne
versioni dei mercati di un tempo. No,
non
per stare tra la gente, ma tra i prodotti
alimentari. Fare la spesa lo rilassa
e lo
fa ragionare meglio. Ed è lì che spesso
trova
l’ispirazione, la tranquillità di un
pensiero
che lo conduce alla soluzione del caso.
(…)
E invece di cose in provincia ne succedono,
perché il nostro commissario si trova
a dover
risolvere una serie di casi misteriosi
e
inquietanti che hanno a che fare con
fiori
recisi sulle tombe dei cimiteri, ricconi
pestati a morte, senzatetto massacrati
in
strada, persone scomparse e anche la
superficialità
di certi procuratori che si preoccupano
solo
del loro mal di denti o di quello che
scrivono
i giornali. Il bello del commissario
di polizia
giudiziaria Arturo Devecchi è che è
un personaggio
letterario ma potremmo davvero trovarlo
anche
nella provincia che abitiamo, tra i
banchi
di un supermercato, mentre spingiamo
il carrello
per fare la spesa. (…)
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