"Autosole" di Carlo Lucarelli
con Carlo Lucarelli, Laura De Santis,
Luca
Niccolai, Maurizio Boldrini, Mauro
Marani,
Raffaella Gaddoni, Sergio Pizzo
regia Kido Emiliani
Una catena di racconti, incolonnati
come
automobili in fila, fermi in un qualsiasi
tratto dell’Autosole. Così si snodano
i 15
brevi racconti interpretati dagli attori
della compagnia del Teatro stabile
di Mordano:
brevi tratteggi di personalità, racconti
di vita e fantasie nascoste; amori
proibiti
tra camionisti, amori per caso, fantasie
omicide di bambino e presenze surreali.
La
serie di racconti rappresentati è tratta
da quelli che Lucarelli ha scritto
per L’Unità
giornalmente nell’agosto del 1998.
Con la
presenza in scena dell’autore, che
funge
da filo conduttore delle scene drammatizzate,
vengono ricreate situazioni di usuale
ingorgo
autostradale da ferie estive dove nelle
attese
di una ripartenza viene fuori il meglio
o
il peggio della condizione umana, riflessioni
e ricordi, scampoli di filosofia di
vita.

Autosole è uno spettacolo su un nonluogo.
Sapete cos’è un nonluogo? Io poco,
perché
non sono nè un architetto nè un sociologo
per cui sono andato a vedere la definizione
e, stando al vocabolario, sarebbe uno
di
quei luoghi che esistono pur non essendo
legati né ad un luogo specifico, né
ad un
concetto dello spazio, della memoria
o della
tradizione. Sono quei luoghi che sono
sempre
uguali dovunque si trovino, i centri
commerciali
ad esempio ,oppure gli aeroporti o
come nel
nostro caso l'autostrada. Quest’ultima
però
è un nonluogo particolare, è un nonluogo
perché se siete in autostrada e vi
telefona
qualcuno e vi chiede dove siete rispondete
“a Imola” ma in realtà non siete a
Imola
siete più lontani c'è qualche km prima
di
arrivarci e se continuate a parlare
anche
solo per 5 minuti e l’altra persona
vi dice
“bene adesso che sei a Imola…” e voi
“no
sono a Faenza” ma non sei a Faenza
lo stesso.
Sono dei nonluoghi in cui la permanenza
dovrebbe
essere il più breve possibile, la cui
unica
utilità dovrebbe essere quella di arrivare
dal punto A al punto B il più in fretta
possibile,
se ci fosse il teletrasporto tipo in
Star
Trek ecco quella sarebbe l'autostrada.
E’
un posto che attraversa tutta l'Italia
ma
tu non vedi niente perché sei concentrato
andare sempre forte e guardare davanti,
a
raggiungere il più velocemente possibile
la tua destinazione, è un luogo in
cui attraversi
i posti più belli del mondo ma non
li vedi.
La cosa paradossale, però, è che in
questo
"non luogo" dedicato alla
velocità
la gente ci passa moltissimo tempo
perché
in questo "nonluogo" c’è
un nemico,
una specie di serpente biblico che
viene
determinato, a volte dai lavori in
corso,
o da un incidente, dalle partenze intelligenti
dalle vacanze, la tangenziale da allargare
etc etc. E’ un nemico assoluto per
chi vive
in autosrada che si chiama la CODA
e che
fa in modo che questo "non luogo"
in cui dovresti rimanere poco tempo
diventi
il posto in cui passi ore, giorni,
mesi forse
l’eternità.
Carlo Lucarelli
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